INFORMAZIONI ESSENZIALI

GENERALITA'

            Alessandra Gragnani, nata a Ravenna (Italia) il 23 Ottobre 1969, cittadinanza italiana, coniugata.
            email alessandra.gragnani@polimi.it



ATTUALE POSIZIONE

Ricercatrice confermata (dal Marzo 2004), raggruppamento ING-INF/04, presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di

Milano.



POSIZIONI RICOPERTE

  • Marzo 2001: ricercatrice presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano per il raggruppamento ING-INF/04.
  • Novembre 1999 – Febbraio 2001: assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano, titolo della ricerca: “Biforcazioni e caos: metodi di analisi e controllo e applicazioni”.
  • Gennaio 2000: Ospite presso il Max Planck Institute for Demographic Research, Rostock, Germania.

Durante questa visita sviluppa lavori di ricerca sugli effetti di situazioni di conflitto per quantità limitate di risorse rinnovabili.

  • Settembre 2001 e Novembre 1999: Ospite presso il Department of Aquatic Ecology della Wageningen Agricultural University, Wageningen, Olanda.

Durante questa visita sviluppa ricerche nel settore della eco-tossicologia, occupandosi, in particolare, della formulazione, analisi e controllo di modelli di catene alimentari in ecosistema lacustre in presenza di sostanze tossiche.

  • Maggio e Luglio 1999: Ospite presso il Max Planck Institute for Demographic Research, Rostock, Germania.

Durante queste visite sviluppa lavori di ricerca sulla formulazione e analisi di modelli riguardanti problematiche sociali, quale quello dello sviluppo economico e demografico.

  • Novembre 1994 – Aprile 1998: allieva del X ciclo del corso di Dottorato di Ricerca in Ingegneria Informatica e Automatica presso il Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano.
  • Giugno – Luglio 1996: Ospite presso l'International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA), Laxenburg, Austria.

Durante questa visita sviluppa lavori di ricerca sulla formulazione e analisi di modelli riguardanti problematiche sociali, quale quello del controllo del mercato della droga.

  • Novembre 1995 e Maggio Giugno 1996: Ospite presso l’Institute for Econometrics, Operations Research and Systems Theory, della Technical University di Vienna, Austria.

Durante queste visite sviluppa lavori di ricerca sulla formulazione e analisi di modelli riguardanti problematiche sociali (quale quello delle relazioni interpersonali) ed economico-ambientali (quale quello delle politiche di controllo dell’inquinamento ambientale).

  • Giugno Luglio 1995: Ospite presso l'International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA), Laxenburg, Austria.

Durante questa visita sviluppa lavori di ricerca sugli effetti di differenti politiche di controllo dell’inquinamento ambientale.

  • Giugno – Agosto 1994: borsista CNR presso l'International Institute for Applied Systems Analysis (IIASA), Laxenburg, Austria ( Young Scientists' Summer Program contributo CNR per l’estero, oggetto della ricerca: “Systems methods for the analysis of global issues”).

Durante questa visita, sviluppa lavori di ricerca sull’analisi di sistemi dinamici non lineari a parametri costanti e varianti periodicamente con applicazioni alla modellistica ecologica.



FORMAZIONE

  • Dottorato di Ricerca in Ingegneria Informatica e Automatica, presso il Politecnico di Milano, esame finale sostenuto il 16 Aprile 1998.


Titolo della tesi: Complex hystereses in dynamical systems.

Relatore: Prof. Sergio Rinaldi.

Controrelatore: Prof. Sandro Salsa (Dipartimento di Matematica, Politecnico di Milano).

  • Laurea in Ingegneria Elettronica (indirizzo Matematico – Fisico, votazione 100/100 e Lode) presso il Politecnico di Milano, il 14 Aprile 1994.


Titolo della tesi: Analisi comparata del comportamento dinamico di modelli preda-predatore.

Relatore: Prof. S. Rinaldi.

 

  • Durante il Dottorato di Ricerca ha frequentato i seguenti corsi:
    • Caos deterministico e ingegneria dell’informazione (S. Rinaldi; 1998).
    • Sistemi non lineari (A. Isidori; 1998).
    • Modellistica e controllo attivo delle strutture flessibili (B. Bona, G. Celentano, G. De Maria; 1998).
    • Fenomeni non lineari nei sistemi socio-economici (S. Rinaldi, R. Casagrandi, L. Ghezi, C. Piccardi, 1998).
    • Fuzzy sets e logica fuzzy: teoria e applicazioni al controllo ed alla modellistica (A. Bonarini, 1997).
    • Problemi di filtraggio con modelli a variabili di stato (S. Bittanti, P. Bolzern, P. Colaneri, G. De Nicolao, 1997).
    • Fenomeni non lineari in modelli di predazione e competizione” (S. Rinaldi, O. de Feo, M. Gatto, R. Casagrandi, 1997).
    • Systèmes Dynamiques, Jeux et Applications (R. Ferrière, M. Gatto. K. Sigmund, S. Rinaldi, 1997).
    • Logica (M. Colombetti, 1997).
    • Using Maple and Locbif to analyse dynamical systems (Yu. A. Kuznetsov, 1996).
    • Homoclinic bifurcations (Yu. A. Kuznetsov, 1996).
    • Introduction to bifurcation theory (Yu. A. Kuznetsov, 1996).
    • Tecniche di valutazione delle prestazioni dei sistemi informatici (G. Serazzi, 1995).
    • Algebraic approach to control system design (V. Kucera, 1995).
    • Bifurcations, chaos, transformations non inversible. Applications (R. Abraham, C. Grebogi, H. Kawakami, Y. Maistrenko, L. Chua, M. Hasler, Y. Kevrekidis, C. Mira, 1995).
    • Great Theories of 20th-Century Mathematics (J. L. Casti, 1995).
    • Dinamica non lineare: teoria e applicazioni (S. Rinaldi, M. Gatto, L. Ghezzi, M. Miari, C. Piccardi, M. G. Signorini, 1995).
    • Analisi a molti attributi: metodi, software e applicazioni (A. Colorni, E. Laniado, 1994).
    • Sistemi lineari positivi (S. Rinaldi, L. Farina, C. Piccardi, L. Ghezzi, 1994)


ATTIVITA' SVOLTA

Attivita' scientifica

Denominatore comune dell’attività scientifica è la formulazione e analisi di modelli matematici non lineari applicati prevalentemente a problemi di tipo ambientale (si vedano i lavori [R19], [R18], [R16], [R13] – [R9], [R7], [R4] – [R1] e [C5] – [C2] (i) ).

In certi casi tali modelli sono poi utilizzati per determinare opportune politiche di controllo. In altri casi, invece, un’ulteriore analisi dei modelli viene realizzata mediante strumenti propri della dinamica differenziata.

In particolare, l’attività di ricerca si articola secondo le seguenti direttrici:

A. Modellistica e analisi di sistemi non lineari

Per affrontare efficacemente molti problemi conviene fare uso di modelli matematici che, per molti fenomeni, apparentemente diversi tra loro, sono costituiti da sistemi dinamici non lineari.

Lo studio del comportamento asintotico di tali sistemi è pertanto un argomento di grande e indubbio interesse in molti settori dell’ingegneria e delle scienze, sia dal punto di vista teorico che dal punto di vista delle applicazioni.

La metodologia applicata per lo studio di tali comportamenti è l’analisi delle biforcazioni di una classe parametrizzata di sistemi dinamici. Tale metodologia consiste nell’individuare il quadro di biforcazioni, vale a dire classificare le regioni nello spazio dei parametri in cui il comportamento dinamico del sistema sia qualitativamente lo stesso. Più precisamente, lo studio del quadro delle biforcazioni permette di studiare la stabilità strutturale a variazioni parametriche dei possibili comportamenti dinamici del sistema e le transizioni tra essi.

L'attività di ricerca svolta ha permesso di applicare tale metodologia di analisi a numerosi modelli matematici riguardanti fenomeni relativi a diversi settori delle scienze: dall’ambiente ([R16], [R13] – [R9], [R7], [R4] – [R1] e [C5] – [C2]) alla chimica ([R20] e [O2]), dalla psicologia ([R8], [R5], e [PB1]) alla sociologia ([R16], [R6], [PB2] e [C1]).

B. Controllo/gestione di sistemi dinamici non lineari

Il metodo illustrato al punto precedente è utilizzato come base per il controllo (o gestione nel caso di problematiche ambientali) sia in anello aperto che chiuso dei sistemi dinamici non lineari.

Per quanto riguarda il controllo in anello aperto, i risultati ottenuti sono discussi nei lavori [R11], [R10] e [C2]. Il lavoro [R11] è relativo alla gestione dell’eutrofizzazione degli ambienti acquatici. Il modello descrive la dinamica di una catena alimentare fitoplancton-zooplancton in cui le variabili di controllo sono il nutriente e i pesci (che si nutrono di zooplancton). Il modello presenta comportamenti dinamici assai complessi e mostra che l’eutrofizzazione può essere evitata quando i pesci sono presenti in quantità modesta o bassa purché lo zooplancton sia selettivo nella scelta del tipo di fitoplancton di cui nutrirsi.

I lavori [R10] e [C2] sono relativi agli effetti dell’arricchimento nelle catene alimentari all’interno di un chemostato. Le variabili di controllo del chemostato sono la portata in ingresso D e la concentrazione di nutriente in ingresso u. Aumentare il loro prodotto ( Du) equivale ad arricchire la catena alimentare alla sua base. La variabile di uscita è la produzione media al top della catena alimentare che, ovviamente, si vuole massimizzare. Il modello mostra che, arricchendo, la complessità dinamica del chemostato prima aumenta (da equilibrio a ciclo e, infine, a caos) e poi diminuisce (“paradosso dell’arricchimento”) e che la massima produzione si ha in corrispondenza della massima complessità del sistema.

Per quanto riguarda il controllo dei sistemi non lineari in anello chiuso, i risultati ottenuti sono discussi in tre lavori. Il primo lavoro è relativo agli effetti di differenti politiche di gestione dell’inquinamento ambientale. Il modello descrive le interazioni tra risorse naturali, inquinamento ambientale e capitale rivolto al controllo dell’inquinamento. Sono distinte due politiche di controllo: la prima in cui i nuovi investimenti sono funzione dell’abbondanza della risorsa naturale, la seconda in cui tali investimenti si basano sulla quantità di inquinante presente nell’ambiente. L’obiettivo del controllo è quello di mantenere la risorsa naturale al di sopra di un standard ambientale. La seconda politica è da preferirsi alla prima poiché, in quest’ultimo caso, piccole variazioni parametriche possono portare al collasso della risorsa. I risultati ottenuti sono riassunti in [R2].

Il secondo lavoro è relativo alla minimizzazione dei danni dovuti alle esplosioni di insetti in foreste naturali o sfruttate e alla regolarizzazione della loro evoluzione temporale. La variabile di controllo u del sistema è il numero di insettivori. Il modello presenta esplosioni di insetti ricorrenti ma aperiodiche; tuttavia, la casualità di questi episodi devastanti è un tipo particolare di caos deterministico, noto come dinamica picco-picco, dal momento che l’intensità di un’esplosione può essere predetta da quella dell’episodio che l’ha preceduta. Questo fatto permette di risolvere alcuni problemi, tra cui la minimizzazione dei danni dovuti alle esplosioni degli insetti e la regolarizzazione della loro evoluzione temporale, fissando il controllo u tra un’esplosione e la successiva a un valore determinato dalle informazioni relative alle esplosioni precedenti. I risultati ottenuti sono riassunti in [R13].

Infine, il lavoro [C1] è relativo al controllo del mercato della droga. Il modello descrive le interazioni tra tossicodipendenti e spacciatori nel mercato della droga controllato dallo Stato attraverso una variabile di controllo u che misura l’entità degli sforzi repressivo e di recupero. L’obiettivo del controllo è quello di mantenere il consumo di droga sufficientemente basso. L’analisi mostra che la migliore prestazione corrisponde all’instaurarsi di una situazione periodica in cui a lunghi periodi di consumo elevato se ne alternano altri di consumo pressoché assente.

C. Analisi di sistemi a dinamica differenziata

Il metodo delle perturbazioni singolari è utilizzato per lo studio di sistemi aventi variabili di stato che evolvono con differente velocità. Più in dettaglio, la dinamica di un sistema lento-veloce può essere studiata analizzando le biforcazioni del sottosistema veloce e “sovrapponendo” ai risultati ottenuti la dinamica del sottosistema lento. Tale metodologia è stata applicata per spiegare le transizioni di regime nella reazione di Belousov-Zhabotinskii in un reattore chiuso e perfettamente miscelato (batch), i cui risultati sono riassunti in [R20] e [O2].

Quando il sottosistema veloce presenta attrattori multipli e biforcazioni catastrofiche rispetto alla variabile lenta, allora, se la varietà lenta separa tali biforcazioni in modo opportuno, si può dimostrare l’esistenza di un ciclo limite composto dalla concatenazione di transizioni lente e veloci. Tale metodo è noto come “principio di separazione”

Durante l’attività di ricerca svolta, il principio di separazione è stato applicato in vari settori, tra cui lo studio di modelli riguardanti problematiche ambientali (si veda, per esempio, il lavoro [R20]), quale quello delle politiche di controllo dell’inquinamento ambientale, i cui risultati sono riassunti in [R2], o sociali, quale quello del mercato della droga i cui risultati sono riassunti in [C1].

Infine, la teoria delle perturbazioni singolari permette di spiegare formalmente il fenomeno del ritardo di tempo intercorrente tra il superamento di una biforcazione per il sottosistema veloce e l’effettivo cambiamento di comportamento del sistema (“biforcazioni dinamiche”). Si possono ottenere espressioni analitiche che permettano di valutare tale ritardo ed è possibile effettuare un’analisi di sensitività rispetto ai parametri caratteristici del sistema e alle condizioni iniziali. L’analisi del ritardo di tempo è stata effettuata su un modello che descrive le interazioni tra politiche economiche e sviluppo delle risorse naturali. I risultati sono riassunti in [R7].

D. Analisi di sistemi dinamici discontinui

L’analisi di dinamiche complesse generate da sistemi non lineari è un argomento di interesse notevole per la comunità scientifica internazionale in settori anche molto diversificati (meccanica, elettronica, economia, ecologia, chimica...).Il più delle volte i fenomeni fisici vengono descritti mediante sistemi dinamici continui, ovvero sistemi dinamici in cui le relazioni tra le variabili caratteristiche (variabili di stato) sono regolari. Per questo tipo di sistemi sono stati sviluppati negli ultimi decenni diversi metodi di simulazione e di analisi. In particolare, tra i metodi di analisi, uno tra i più efficaci è quello dell’analisi delle biforcazioni che consente di classificare i possibili comportamenti dinamici del sistema al variare di uno o più parametri caratterizzanti il sistema. Tuttavia numerosi fenomeni fisici possono essere per loro natura più realisticamente descritti mediante sistemi dinamici discontinui, ovvero sistemi dinamici in cui le relazioni tra le variabili di stato sono regolari all’interno di sottoregioni dello spazio di stato ma subiscono delle discontinuità nelle frontiere di queste regioni. Esempi di sistemi dinamici discontinui si incontrano in molti settori delle scienze dell’ingegneria: nei sistemi meccanici, dove l’attrito tra due superfici cambia in modo discontinuo con la velocità relativa delle due superfici; nei sistemi elettrici, dove dispositivi elettrici ed elettronici sono sistematicamente modellati come sistemi dinamici discontinui ogni qualvolta contengono diodi e transistor; nel controllo dei processi, dove sono usati regolatori di tipo on-off. Infine, interessanti problemi riguardanti i sistemi dinamici discontinui possono esser formulati anche in economia, medicina e biologia. Per i sistemi discontinui non sono stati ancora sviluppati metodi di analisi veramente efficaci. I primi tentativi di formalizzare la dinamica di tali sistemi risalgono a Filippov (nel 1964) mentre successivi studi hanno affrontato l’estensione della teoria delle biforcazioni dei sistemi continui al caso dei sistemi discontinui. Tuttavia, tale estensione è ben lontana dall’essere completa.

Durante l’attività di ricerca svolta finora, è stato proposto un primo catalogo completo delle biforcazioni nel caso più semplice dei sistemi del secondo ordine (i risultati sono riassunti in [R14]). Inoltre è stato affrontato il problema del controllo dello sfruttamento delle risorse naturali (i risultati sono riassunti in [R17], [C5] e [C3]) e quello della coevoluzione di due tratti caratterizzanti un modello risorsa-consumatore (i risultati sono riassunti in [R21]). Altri lavori sono tuttora in corso sia dal punto di vista teorico che applicativo per sistemi di ordine superiore.



Attivita' didattica istituzionale

Incarichi di insegnamento ufficiali

·     Corso (50h) “Modellistica e Controllo dei Sistemi Ambientali 1” nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Politecnico di Milano, A.A. 2002-2007.

·     Corso (50h) “Modellistica e Controllo dei Sistemi Ambientali 2 nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Politecnico di Milano, A.A. 2003-2007.

·     Corso (100h) “Modellistica e Controllo dei Sistemi Ambientali” nell'ambito dei Corsi di Laurea in Ingegneria Informatica e per l’Ambiente e il Territorio, Politecnico di Milano, A.A. 1999-2003.

·     Corso (50h) “Modellistica e Simulazione 1” nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Politecnico di Milano (sede di Cremona), A.A. 2001-2003.

·     Corso (50h) “Teoria dei Sistemi” nell'ambito del Diploma di Laurea in Ingegneria Elettronica, Università degli Studi di Parma, A.A. 1998-1999.

Collaborazione ad attivita' didattica di insegnamenti ufficiali

·     Esercitazioni (8h) a supporto del corso “Modellistica e Controllo dei Sistemi Ambientali 1” nell'ambito del Corso di Laurea (nuovo ordinamento) in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Milano Leonardo, A.A. 2004-2007.

·     Esercitazioni (12h) a supporto del corso “Modellistica e Controllo dei Sistemi Ambientali 2” nell'ambito del Corso di Laurea Specialistica (nuovo ordinamento) in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Milano Leonardo, A.A. 2004-2007.

·     Esercitazioni (40h) a supporto del corso “Fondamenti di Automatica”, tenuto dal Prof. C. Piccardi nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Milano Leonardo, A.A. 2001-2006.

·     Esercitazioni (20h) a supporto del corso “Automatica 1”, tenuto dal Prof. C. Piccardi nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Biomedica, presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Milano Leonardo, A.A. 2001-2003.

·     Esercitazioni (40 h) a supporto del corso “Teoria dei Sistemi”, tenuto dal Prof. C. Piccardi nell'ambito del Corso di Laurea in Ingegneria Informatica, presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Como, A.A. 1996-2002.

·     Esercitazioni (20 h) a supporto del corso “Teoria dei Sistemi”, tenuto dal Prof. S. Rinaldi nell'ambito dei Corsi di Laurea in Ingegneria Elettronica, Ingegneria Informatica e Ingegneria Nucleare, presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Milano Leonardo, A.A. 1997-1999.

·     Esercitazioni (40h) a supporto del corso “Analisi dei Sistemi” tenuto dal Prof. S. Muratori, nell'ambito dei Corsi di Laurea in Ingegneria Civile e Ingegneria Gestionale, presso il Politecnico di Milano, Facoltà di Ingegneria di Milano Leonardo, A.A. 1997-1999.

 

Inoltre, nell’ottobre 1994, Alessandra Gragnani ha svolto il ruolo di tutor per il corso “Valutazione di impatto ambientale” presso la Scuola Superiore Enrico Mattei.

Nell’anno accademico 1996-97, Alessandra Gragnani ha svolto le esercitazioni di “Matematica Finanziaria” presso la Facoltà di Economia del Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo di Castellanza.

Altra attivita' didattica

  • Lezioni “Tori e regime quasi-periodico”, “Biforcazioni transcritica, nodo-sella e forcone” nell’ambito del corso per ricercatori, borsisti e dottorandi “Elementi di dinamica non lineare: stabilità, biforcazioni e caos”, Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano 15-17 febbraio 2005.
  • Lezioni “Cicli limite e teoria di Bendixon-Poincaré”, “Tori e regime quasi-periodico”, “Biforcazioni transcritica, nodo-sella e forcone” nell’ambito del corso per ricercatori, borsisti e dottorandi “Elementi di dinamica non lineare: stabilità, biforcazioni e caos”, Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano 18-20 febbraio 2003.
  • Lezioni “Cicli limite e teoria di Bendixon-Poincaré”, “Tori e regime quasi-periodico”, “Biforcazioni transcritica, nodo-sella e forcone”, “Biforcazioni tangente di cicli, di Hopf e di Neimark-Sacker”, corso per ricercatori, borsisti e dottorandi “Elementi di dinamica non lineare: stabilità, biforcazioni e caos”, Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano, 14/2/00 – 16/2/00.
  • Seminario “Simple and complex love dynamics: a modelling approach”, Max Planck Institute for Demographic Research, Rostock, 25/5/99.
  • Seminario “Sistemi chimici con transizioni di regime: la reazione di Belousov-Zhabotinskii in un reattore batch”, Politecnico di Milano, 19/1/98.
  • Seminario “Dinamica e controllo del mercato della droga”, nell’ambito del corso per ricercatori, borsisti e dottorandi “Fenomeni non lineari nei sistemi socio-economici”, Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano, 12/2/98.
  • Seminario “Isteresi complesse nei sistemi dinamici”, Colloquia 98, Politecnico di Milano, 28/2/98.
  • Seminario “Optimality versus chaos in ecosystems”, Joint Research Center, Ispra, 7/7/98.
  • “Stagioni e caos nei modelli preda-predatore”, corso per ricercatori, borsisti e dottorandi “Fenomeni non lineari in modelli di predazione e competizione”, Fondazione Eni Enrico Mattei, Milano, 27/2/97.
  • “Ritardi in sistemi a dinamica differenziata: il caso della protezione delle risorse”, Politecnico di Milano, 7/5/97.
  • “Multiple equilibria and catastrophes in a model of resource pollution management”, Institute for Econometrics, Operations Research and Systems Theory, Vienna, Austria, 13/11/95.


Attivita' in progetti di ricerca nazionali e internazionali

  • Partecipa dal 2006 al 2008 al progetto di ricerca PRIN-MIUR “Reti dinamiche non lineari: analisi e applicazioni”.
  • Partecipa dal 2002 al 2004 al progetto di ricerca PRIN-MIUR “Tecniche e applicazioni della dinamica non lineare e del caos nell'ingegneria dell'informazione”.
  • Partecipa dal 2002 al 2005 al progetto di ricerca MIUR-FIRB (esercizio 2001) “Reti autoorganizzanti di tipo cellulare e dinamiche non lineari caotiche per la modellizazione e il controllo di sistemi complessi ” (coordinatore Prof. L. Fortuna, Università di Catania) nell'unità operativa del Politecnico di Milano ( “Sviluippo e analisi di modelli non lineari in ecologia ”).
  • Partecipa dal 1999 al 2001 al progetto di ricerca CNR “Metodi e modelli matematici nello studio dei fenomeni biologici ” nell'unità operativa del Politecnico di Milano (“Sviluippo e analisi di modelli non lineari in ecologia ”).
  • Partecipa nel 1996 al progetto di ricerca nazionale MURST 40% “Teoria dei sistemi dinamici e del controllo ” nell'unità operativa del Politecnico di Milano (“Sistemi dinamici non lineari: biforcazioni, caos e controllo ”).

Altra attivita' in progetti di ricerca

  • Ottiene come richiedente, per gli anni finanziari 1999-2000 del Politecnico di Milano, il Progetto Giovani Ricercatori dal titolo Analisi di sistemi dinamici discontinui.


Organizzazione di eventi scientifici in sede nazionale e internazionale

  • Co-organizza il corso per ricercatori, borsisti e dottorandi “Elementi di dinamica non lineare: stabilità, biforcazioni e caos , presso la Fondazione ENI Enrico Mattei, Milano, 14-16 Febbraio 2000.


ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI

Articoli su riviste internazionali

[R24]   L. Bolzoni, R. Della Marca, M. Groppi, A. Gragnani: “Dynamics of a metapopulation epidemic model with localized culling”, Discrete and Continuous Dynamical Systems Series B, 25(6), pp. 2307-2330, 2020.

[R23]   F. Dercole, A. Gragnani, S. Rinaldi: “Bifurcation analysis of piecewise smooth ecological models”, Theoretical Population Biology, 72(2), pp. 197-213, 2007.

[R22]   J.P. Caulkins, A. Gragnani, G. Feichtinger, G. Tragler: “High and low frequency oscillations in drug epidemics”, International Journal of Bifurcation and Chaos, 16(11), pp. 3275-3290, 2006.

[R21]   F. Dercole, A. Gragnani, R. Ferrière, S. Rinaldi: “Coevolution of slow-fast populations: Evolutionary sliding, evolutionary pseudo-equilibria and complex Red Queen dynamics”, Proceedings of the Royal Society of London B-Biological Sciences, 273 (1589), pp. 983-990, 2006.

[R20]   A. Gragnani: “Qualitative analysis of the Belousov-Zhabotinskii reaction in a batch reactor”, accettato per pubblicazione su International Journal of Bifurcation and Chaos, 16(3), pp. 579-588, 2006.

[R19]   S. Rinaldi, A. Gragnani, S. De Monte: “Remarks on antipredator behavior and food chain dynamics”, Theoretical Population Biology, 66(4), pp. 277-286, 2004

[R18]   S. Rinaldi, A. Gragnani: “Destabilizing factors in slow-fast systems”, Ecological Modelling, 180(4), pp. 445-460, 2004

[R17]   F. Dercole, A. Gragnani, Yu. A. Kuznetsov, S. Rinaldi: “Numerical sliding bifurcation analysis: An application to a relay control system”, IEEETransactions on Circuits and Systems I: Fundamental Theory and Applications, 50, pp. 1058-1063, 2003

[R16]   M. Scheffer, S. Szabo, A. Gragnani, E. H. van Nes, S. Rinaldi, N. Kautsky, J. Norberg, R. M. M. Roijackers, R. J. M. Franken: “Floating plant dominance as a stable state”, Proceedings of the National Academy of Sciences, 100(7), pp.4040-4045, 2003

[R15]   A. Prskawetz, A. Gragnani, G. Feichtinger: “Reconsidering the dynamic interaction of renewable resources and population growth: a focus on long-run sustainability”, Environmental Modeling & Assessment, 8(1), pp. 35-45, 2003

[R14]   Yu. A. Kuznetsov, S. Rinaldi, A. Gragnani: “One-parameter bifurcations in planar Filippov systems”, International Journal of Bifurcation and chaos , 13(8), pp. 2157-2188, 2003

[R13]   S. Rinaldi, C. Piccardi, A. Gragnani: “Pest outbreaks control: The approach of peak-to-peak dynamics”, Natural Resource Modeling, 14(1), pp. 177-195, 2001

[R12]   S. Rinaldi, R. Casagrandi, A. Gragnani: “Reduced order model for the prediction of the time of occurrence of extreme episodes”, Chaos, Solitons and Fractals , 12(2), pp. 313-320, 2001

[R11]   A. Gragnani, M. Scheffer, S. Rinaldi: “Top-down control of cyanobacteria: a theoretical analysis”, The American Naturalist, 153(1), pp.59-72, 1999

[R10]   A. Gragnani, O. de Feo, S. Rinaldi: “Food chains in the chemostat: relationships between mean yield and complex dynamics”, Bulletin of Mathematical Biology, 60, pp. 703-719, 1998

[R9]     A. Gragnani, M. Gatto, S. Rinaldi: “Acidic deposition, plant pests and the fate of forest ecosystems”, Theoretical Population Biology, 54(2), pp. 257-269, 1998

[R8]     S. Rinaldi, A. Gragnani: “Love dynamics between secure individuals: a modelling approach”, Nonlinear Dynamics, Psychology, and Life Sciences, 2(4), pp. 283-301, 1998

[R7]     A. Gragnani, A. Milik, A. Prskawetz, W. C. Sanderson: “Persistent unstable equilibria and the grace period in dynamic models of environmental change”, Dynamics and Stablility of Systems, 13(1), pp. 3-25, 1998

[R6]     A. Gragnani, S. Rinaldi, G. Feichtinger: “Dynamics of drug consumption: a theoretical model”, Socio-Economic Planning Sciences, 31(2), pp. 127-137, 1997

[R5]     A. Gragnani, S. Rinaldi, G. Feichtinger: “Cyclic dynamics in romantic relationships”, International Journal of Bifurcation and Chaos, 7(11), pp. 2611-2619, 1997

[R4]     A. Gragnani: “Bifurcation analysis of two predator-prey models”, Applied Mathematics and Computation, 85, pp. 97-108, 1997

[R3]     S. Rinaldi, M. Scheffer, A. Gragnani, L. R. Mur, E. H. van Nes: “On the dominance of filamentous cyanobacteria in shallow turbid lakes”, Ecology, 78(1), pp. 272-282, 1997

[R2]     S. Rinaldi, W. Sanderson, A. Gragnani: “Pollution control policies and natural resource dynamics: a theoretical analysis”, Journal of Environmental Management, 48, pp. 357-373, 1996

[R1]     A. Gragnani, S. Rinaldi: “A universal bifurcation diagram for seasonally perturbed predator-prey models”, Bulletin of Mathematical Biology, 57(5), pp. 701-712, 1995

Libri

[B1]     S. Rinaldi, F. Della Rossa, F. Dercole, A. Gragnani, e P. Landi: “Modeling Love Dynamics, World Scientific Series on Nonlinear Science Series A, Vol. 89, Singapore, 2015 (recensito da Nature).

Articoli su libri a diffusione internazionale

[PB2]  A.Prskawetz, A. Gragnani: “The complexity of the Malthusian trap and routes of escape”, Festschrift for Gustav Feichtinger, Springer-Verlag/Physica, pp. 328-341, 2000

[PB1]  S. Rinaldi, A. Gragnani: “Minimal models for dyadic processes: a review”, The Complex Matters of Mind, Studies of Nonlinear Phenomena in Life Science, Franco Orsucci (Ed.), World Scientific (Singapore), pp. 87-104, 1998

Articoli presentati a conferenze internazionali

[C7]     A. Gragnani, D. Constantinescu: “Dynamics and Control of Pine Processionary Moth (Thaumetopoea pityocampa) Outbreaks in Forest Ecosystems: A Theoretical Analysis”, 2021 European Control Conference (ECC), Rotterdam, Netherlands, 2021.

[C6]     M. Tanelli, A. Gragnani, A. Astolfi, S. M. Savaresi: “Optimising the braking performance via nonlinear analysis and bifurcation theory”, 47th IEEE Conference on Decision and Control, 2008, pp. 4396-4401, 2008.

[C5]     F. Dercole, A. Gragnani, S. Rinaldi: “Sliding bifurcations in relay control systems: an application to natural resources management”, Proceedings of the 15th IFAC World Congress on Automatic Control, Barcelona, Spain, 21-26 luglio, 2002

[C4]     A. Gragnani: “The role of toxicants on predator-prey dynamics”, Proceedings of the 5th European Conference of the European Society of Matehmatical and  Theoretical Ecology on Mathematical Modelling & Computing in Biology (ECMTB 2002), Milano, Italy, 2-6 luglio, 2002

[C3]     S. Rinaldi, F. Dercole, A. Gragnani: “Exploitation of renewable resources: a sliding bifurcation analysis”, Proceedings of the 5th European Conference of the European Society of Matehmatical and  Theoretical Ecology on Mathematical Modelling & Computing in Biology (ECMTB 2002), Milano, Italy, 2-6 luglio, 2002

[C2]     S. Rinaldi, O. de Feo, A. Gragnani: “Optimality and chaos of tri-trophic food chains”, Proceedings of the VII International Congress of Ecology, Firenze, Italy, 19-25 luglio, 1998, p. 359

[C1]     A. Gragnani, S. Rinaldi, G. Feichtinger: “Slow-fast limit cycles in controlled drug markets”, Proceedings of 3rd European Control Conference ECC '95, Rome, Italy, 5-8 settembre 1995, Vol. 3, pp. 3031-3034

Altre pubblicazioni

[O2]    A. Gragnani: “Sistemi chimici con transizioni di regime: la reazione di Belousov-Zhabotinskii in un reattore batch”, Politecnico di Milano, Dipartimento di Elettronica e Informazione, Rapporto interno n° 98-1, 1998

[O1]    A. Gragnani: “Complex hystereses in dynamical systems” Tesi di Dottorato in Ingegneria Informatica e Automatica (X° ciclo - 1995/97), Politecnico di Milano, relatore Prof. Sergio Rinaldi

Articoli sottoposti

P. Schippers, A. Gragnani, M. Lurling, M.F. WallisdeVries, M. Scheffer: “Different anti-predator defence strategies for rare and abundant species.

 



PRESENTAZIONE DI ALCUNI LAVORI

 

Modellistica e analisi di sistemi non lineari

Sono qui proposti tre lavori in cui la metodologia di analisi delle biforcazioni è a applicata differenti modelli matematici riguardanti fenomeni relativi a diversi settori delle scienze: ambiente, sociologia e psicologia.

Ambiente:

A. Gragnani, M. Gatto, S. Rinaldi: “Acidic deposition, plant pests and the fate of forest ecosystems”, Theoretical Population Biology, 54(2), pp. 257-269, 1998

In questo lavoro viene proposto un modello che descrive le infestazioni periodiche di insetti in un ecosistema forestale e come queste vengano influenzate dalle deposizioni acide e dalla presenza predatori naturali degli insetti. L’analisi numerica delle biforcazioni mostra i possibili comportamenti: stazionario, periodico, bistabile stazionario e/o periodico. Transizioni catastrofiche tra i comportamenti sono possibili (per esempio, collasso della foresta) all’aumentare dell’acidità delle piogge, a patto che l’abbondanza dei predatori sia sufficientemente elevata.

Sociologia:

A. Gragnani, S. Rinaldi, G. Feichtinger: “Dynamics of drug consumption: a theoretical model”, Socio-Economic Planning Sciences, 31(2), pp. 127-137, 1997

In questo lavoro viene proposto un modello relativo al mercato della droga che descrive le interazioni tra tossicodipendenti e spacciatori controllati dallo Stato (sforzi di recupero e repressivo, rispettivamente). L’analisi del modello mostra che per valori  intermedi del controllo il mercato è bistabile: vi sono cioè due equilibri, caratterizzati da alto e basso consumo di droga. Al contrario, per bassi e alti valori del controllo, il mercato ha un unico equilibrio. Ciò suggerisce una politica di controllo del mercato a due livelli: esercitare inizialmente un grande sforzo per portare il mercato verso l’equilibrio di basso consumo e quindi rilassare lo sforzo in modo da mantenere tale il mercato. Sono ottenuti anche risultati sul ruolo del prezzo della droga e della severità delle pene inflitte agli spacciatori, così come sulla allocazione degli sforzi di trattamento e di recupero.

Psicologia:

A. Gragnani, S. Rinaldi, G. Feichtinger: “Cyclic dynamics in romantic relationships”, International Journal of Bifurcation and Chaos, 7(11), pp. 2611-2619, 1997

In questo lavoro viene proposto un modello che descrive la dinamica dei sentimenti tra due persone. Mediante tecniche di analisi di biforcazione si osserva quali siano i fattori comportamentali dell’individuo che portino a relazioni stazionarie o periodiche. Esse mostrano inoltre perché l’età giochi  un ruolo stabilizzante nelle relazioni di coppia.

Controllo/gestione di sistemi dinamici non lineari

Il metodo illustrato al punto precedente è utilizzato come base per il controllo (o gestione nel caso di problematiche ambientali) sia in anello aperto che chiuso dei sistemi dinamici non lineari.

Anello aperto:

A. Gragnani, M. Scheffer, S. Rinaldi: “Top-down control of cyanobacteria: a theoretical analysis”, The American Naturalist, 153(1), pp.59-72, 1999

Questo lavoro è relativo alla gestione dell’eutrofizzazione degli ambienti acquatici. Il modello descrive la dinamica di una catena alimentare fitoplancton-zooplancton in cui le variabili di controllo sono il nutriente e i pesci (che si nutrono di zooplancton). Il modello presenta comportamenti dinamici assai complessi e mostra che l’eutrofizzazione può essere evitata quando i pesci sono presenti in quantità modesta o bassa purché lo zooplancton sia selettivo nella scelta del tipo di fitoplancton di cui nutrirsi.

A. Gragnani, O. de Feo, S. Rinaldi: “Food chains in the chemostat: relationships between mean yield and complex dynamics”, Bulletin of Mathematical Biology, 60, pp. 703-719, 1998

Questo lavoro è relativo agli effetti dell’arricchimento nelle catene alimentari all’interno di un chemostato (apparato sperimentale di laboratorio che simula le dinamiche di ecosistemi lacustri). Le variabili di controllo del chemostato sono la portata in ingresso D e la concentrazione di nutriente in ingresso u. Aumentare il loro prodotto (Du) equivale ad arricchire la catena alimentare alla sua base. La variabile di uscita è la produzione media al top della catena alimentare che, ovviamente, si vuole massimizzare. Il modello mostra che, arricchendo, la complessità dinamica del chemostato prima aumenta (da equilibrio a ciclo e, infine, a caos) e poi diminuisce (“paradosso dell’arricchimento”) e che la massima produzione si ha in corrispondenza della massima complessità del sistema.

Anello chiuso:

S. Rinaldi, C. Piccardi, A. Gragnani: “Pest outbreaks control: The approach of peak-to-peak dynamics”, Natural Resource Modeling, 14(1), pp. 177-195, 2001

Questo lavoro è relativo alla minimizzazione dei danni dovuti alle esplosioni di insetti in foreste naturali o sfruttate e alla regolarizzazione della loro evoluzione temporale. La variabile di controllo u del sistema è il numero di insettivori. Il modello presenta esplosioni di insetti ricorrenti ma aperiodiche; tuttavia, la casualità di questi episodi devastanti è un tipo particolare di caos deterministico, noto come dinamica picco-picco, dal momento che l’intensità di un’esplosione può essere predetta da quella dell’episodio che la ha preceduta. Questo fatto permette di risolvere alcuni problemi, tra cui la minimizzazione dei danni dovuti alle esplosioni degli insetti e la regolarizzazione della loro evoluzione temporale, fissando il controllo u tra un’esplosione e la successiva a un valore determinato dalle informazioni relative alle esplosioni precedenti.

Analisi di sistemi a dinamica differenziata

La teoria delle perturbazioni singolari è utilizzata per lo studio di sistemi aventi variabili di stato che evolvono con differente velocità; essa inoltre permette di spiegare formalmente il fenomeno del ritardo di tempo intercorrente tra il l’atteso e l’effettivo cambiamento di comportamento del sistema (“biforcazioni dinamiche”).

Metodo delle perturbazioni singolari:

S. Rinaldi, W. Sanderson, A. Gragnani: “Pollution control policies and natural resource dynamics: a theoretical analysis”, Journal of Environmental Management, 48, pp. 357-373, 1996

Questo lavoro è relativo agli effetti di differenti politiche di gestione dell’inquinamento ambientale. Il modello descrive le interazioni tra risorse naturali, inquinamento ambientale e capitale rivolto al controllo dell’inquinamento. Sono distinte due politiche di controllo: la prima in cui i nuovi investimenti sono funzione dell’abbondanza della risorsa naturale, la seconda in cui tali investimenti si basano sulla quantità di inquinante presente nell’ambiente. L’obiettivo è quello di mantenere la risorsa naturale al di sopra di uno standard ambientale. Il metodo noto come “principio di separazione” evidenzia che entrambe le politiche dimostrano l’esistenza di un ciclo limite composto dalla concatenazione di transizioni lente e veloci con collassi e rigenerazioni della risorsa. Tuttavia, la seconda politica è da preferirsi alla prima poiché, in quest’ultimo caso, piccole variazioni parametriche possono portare più facilmente al collasso della risorsa.

Ritardo di tempo (biforcazioni dinamiche):

A. Gragnani, A. Milik, A. Prskawetz, W. C. Sanderson: “Persistent unstable equilibria and the grace period in dynamic models of environmental change”, Dynamics and Stablility of Systems, 13(1), pp. 3-25, 1998

Questo lavoro è relativo alla descrizione delle interazioni tra politiche economiche e sviluppo delle risorse naturali. In esso sono derivate espressioni analitiche che permettono di valutare il ritardo di tempo intercorrente tra il l’atteso e l’effettivo cambiamento di comportamento del sistema (collasso delle risorse); per tale ritardo è infine effettuata un’analisi di sensitività rispetto ai parametri caratteristici del sistema e alle condizioni iniziali.

Analisi di sistemi dinamici discontinui

Numerosi fenomeni fisici sono per loro natura descritti mediante sistemi dinamici discontinui, ovvero sistemi dinamici in cui le relazioni tra le variabili di stato subiscono delle discontinuità. Metodi di analisi di tali sistemi non sono tuttora ben delineati. Sono qui proposti due lavori, il primo di tipo teorico, il secondo applicativo.

Contributi teorici:

Yu. A. Kuznetsov, S. Rinaldi, A. Gragnani: “One-parameter bifurcations in planar Filippov systems”, International Journal of Bifurcation and chaos , 13(8), pp. 2157-2188, 2003

Queso lavoro, del tutto innovativo, estende la teoria delle biforcazioni dei sistemi continui al caso dei sistemi discontinui, proponendo un primo catalogo completo delle biforcazioni nel caso più semplice dei sistemi del secondo ordine. Tale metodologia permette così di individuare anche per questa classe di sistemi le regioni nello spazio dei parametri in cui il comportamento dinamico del sistema (di tipo continuo o sliding) sia qualitativamente lo stesso.

Contributi applicativi:

F. Dercole, A. Gragnani, Yu. A. Kuznetsov, S. Rinaldi: “Numerical sliding bifurcation analysis: An application to a relay control system”, IEEETransactions on Circuits and Systems, 50, pp. 1058-1063, 2003

Questo lavoro affrontata il problema dello sfruttamento delle risorse naturali protette, risorse cioè che non possono essere sfruttate se troppo scarse. Il modello che ne deriva è un modello di controllo composto da un sistema SISO e un controllore on-off. L’analisi dei possibili comportamenti è condotta mediante l’analisi delle biforcazioni sliding del sistema e mostra che per, opportune combinazioni dei parametri, il sistema può presentare comportamenti stabili alternativi (equilibri e/o cicli, con/senza soluzioni di scivolamento).



 



(i)      I numeri indicati tra parentesi quadre si riferiscono ai lavori citati nell’elenco delle pubblicazioni riportato nel seguito.